stelle di neve

sabato 17 dicembre 2011

Oggi Vincenzo Ascrizzi per Aprire Al cambiamento sul Canale 618 Dig Terr ore 9,30

Sul canale Monza Brianza Tv canele 618 del digitale terr alle orre 19,15 -19,30 verrà trasmessa l'intervista al Candidadto Sindaco di Monza Vincenzo Ascrizzi per Aprire al Cambiamento.
Vincenzo Ascrizzi ha illustrato i punti cardini del programma elettorale in particolare rispetto il tema del lavoro e dell'impresa delle aree industriali dismesse dell'agricoltura del turismo e della cultura.
Ascrizzi ha affrontato illustrato la sua volontà di fare della macchina amministrativa una struttura aperta è piu snella con meno burocrazia dove i cittadini e le imprese possano trovare delle risposte ed un sostegno ai propri bisogni

venerdì 2 dicembre 2011

Buona Vita e Buona Città

Il movimento “Aprire al cambiamento” assume come valori assoluti ed imprescindibili: il rispetto della persona, la cura e la valorizzazione delle relazioni, il mutualismo, la reciprocità, il riconoscimento di meriti e talenti, l’offerta di opportunità eque.
Il perseguimento della piena affermazione di tali valori costituisce per noi il punto di partenza ed il punto di arrivo. Noi crediamo che sia prioritario creare le condizioni affinché le persone possano mobilitare e sviluppare le risorse in un continuo intreccio, pur con specificità diverse, in modo da produrre benessere per la comunità intera. Ciò che ci muove non è l’adesione ad un’ideologia dogmatica spesso declinata in particolarismi opportunistici, ma è l’idea che a tutti i cittadini debba essere data la migliore opportunità possibile.
Ognuno deve essere messo in condizioni di potere sviluppare le proprie risorse ed anche di confrontarsi con i propri limiti attraverso una scelta libera e consapevole.
Occorre restituire ad ognuno la responsabilità delle proprie scelte di fronte ad un articolato sistema d’offerta, non può più essere che un’oligarchia di fatto governi proponendo percorsi obbligati e penalizzanti ai cittadini perseguendo la produzione di vantaggi per se stessa.
All’interno dei partiti proliferano le produzioni autoreferenziali d’idee, contrapposizioni, dibattiti e contradditori che hanno avuto come linee guida l’immobilismo e l’auto-mantenimento.
Assistiamo allo scempio delle nostre risorse perpetrato da coloro che ci hanno governato ed all’assimilazione dei partiti di opposizione. Le pesanti condizioni economiche in cui ci troviamo e le misure messe in campo per evitare un ulteriore crollo hanno penalizzato, e continueranno in questo senso, i cittadini che già sostenevano oneri consistenti. Tale sistema sta manifestando il suo vero volto, quello di un mostro distruttivo che annienta i lavoratori, i pensionati, i giovani, che toglie posti di lavoro, che impoverisce i redditi. Questa triste realtà è la bandiera di un potere arrogante. Gli interessi finanziari di una classe dirigente irresponsabile e disponibile a discutibili patteggiamenti ci hanno fatto precipitare nel baratro della precarietà e della sfiducia nelle istituzioni.
Non intendiamo restare impotenti e passivi ad assistere alla distruzione di quanto abbiamo costruito, del patrimonio frutto dei nostri sacrifici e di quelli delle generazioni che ci hanno preceduto, non consegneremo un paese desolato e desolante ai nostri figli, non consegneremo loro un mondo avaro persino di promesse.
Noi proponiamo un progetto con obiettivi concreti e puntuali che raggiungeremo insieme. Dobbiamo dare voce e dignità ai cittadini, esigere da noi stessi e dagli altri stili di vita e comportamenti di assoluto rispetto per il benessere di tutti noi.
E vogliamo cominciare dalla nostra CITTA’, sino ad ora amministrata con le stesse modalità che hanno caratterizzato la politica a livello nazionale. Abbiamo assistito a scelte politiche che hanno privilegiato gli interessi di pochi a discapito della cura del bene pubblico, che hanno consegnato il territorio al cemento, che hanno desertificato il verde pubblico, che hanno trascurato gli edifici scolastici, ridotto le politiche sociali ad interventi settoriali e di discutibile efficacia, che poco o nulla hanno fatto per le tematiche della casa e del lavoro.
Noi proponiamo un progetto con obiettivi concreti e puntuali che raggiungeremo insieme. Il nostro tratto distintivo, il valore aggiunto che noi mettiamo in campo è la volontà di creare sinergie, di essere all’altezza di cogliere la sfida di cercare e di trovare soluzioni inedite, creative, partecipate, inclusive.
Vogliamo costruire e realizzare un
PROGETTO partecipato PER LA NOSTRA CITTA’ in grado di:
·        Elaborare ed attuare un piano di rilancio economico volto a mobilitare risorse ed opportunità per le piccole e medie imprese, l’artigianato, il commercio, le industrie attraverso la messa in campo di tutti gli strumenti possibile al fine di agevolare una crescita che possa garantire lavoro, equità, accesso al credito, e che tenga conto anche dell’impatto ambientale.
Promuovere le iniziative che riguardano l’agricoltura, la produzione di prodotti locali.
·        Promuovere le opportunità formative e lavorative per i giovani.
·         Promuovere la riqualificazione e le opportunità di reinserimento per coloro che sono usciti dal circuito del mondo del lavoro.
·        Elaborare ed attuare un piano relativo alla mobilità che garantisca spostamenti agevoli, che promuova l’utilizzo dei mezzi a basso impatto sull’ambiente (uso della bicicletta con piste ciclabili e dei mezzi pubblici), che velocizzi i lavori in corso e che razionalizzi la viabilità.
·        Prendersi cura ed implementare il verde pubblico, proporre un piano urbanistico che privilegi la bonifica delle aree dismesse riducendo il consumo di suolo. E’ fondamentale garantire una la manutenzione degli alloggi di edilizia popolare, bonificarne le condizioni igienico-sanitarie laddove sussistano le condizioni di precarietà in tal senso e garantire un'efficiente manutenzione degli impianti di riscaldamento e delle parti comuni.
·         Garantire una costante attenzione e monitoraggio della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
·        Attuare un piano di riqualificazione e di rilancio della nostra città attraverso la promozione del turismo e delle realtà ad esso correlate.
·        Promuovere e valorizzare il patrimonio culturale della città.
·        Promuovere iniziative culturali in senso lato, valorizzare sia le specificità identitarie che interculturali, intergenerazionali con il contributo di varie arti e discipline.
·        Valorizzare e sostenere il sistema dell’offerta educativa, formativa e scolastica, le opportunità di percorsi di specializzazione e di ricerca.
·        Promuovere e valorizzare le realtà sportive, che sostituiscono un notevole patrimonio per il benessere e per l’offerta di opportunità aggregative intrinseche.
·        Promuovere l’offerta di spazi aggregativi, polifunzionali, sia per quanto riguarda le attività di tempo libero che per quanto riguarda le opportunità di fare rete e di stabilire positive relazioni.
·      Garantire un accesso equo e la fruizione agile del sistema dell’offerta dei servizi sociali, presidiare i percorsi a favore della cura e della garanzia delle condizioni di salute e di benessere in senso lato, potenziare i servizi alla persona.
·      Promuovere e valorizzare i percorsi d’inclusione sociale.
·      Garantire la sicurezza dei cittadini.
·      Promuovere un processo di rinnovamento della macchina comunale, anche attraverso l’ottimizzazione e la valorizzazione delle risorse.


Intendiamo affrontare le tematiche esposte sia in modo specifico e puntuale; nel contempo dobbiamo avere uno sguardo d’insieme in modo che lo sviluppo della nostra comunità possa essere armonico ed unitario. Affronteremo dunque in modo ricorsivo ed integrato i diversi aspetti di uno sviluppo attento alla qualità di vita ed al benessere dei cittadini.



2 dicembre 2011                                                               S.B.  Aprire al Cambiamento

mercoledì 23 novembre 2011

Dalla politica alla corresponsabilità

Dalla politica alla corresponsabilità


Il movimento “Aprire al cambiamento” nasce da molte considerazioni, da approfondimenti appassionanti, frizzanti, mai grigi, stanchi, mai scontati, dal desiderio di conoscere, di approfondire, di percorrere una strada inedita.
Assistiamo alla fine un’epoca, nell’inattualità ed alla disfunzionalità dei partiti con i loro sistemi chiusi, con dinamiche interne di potere, con gerarchie logore, con demagogiche distorsioni alla ricerca della visibilità e del consenso.
E’ una politica in declino, che implode, che cerca affannosamente di ricostruirsi un’immagine sulle ceneri di un potere ormai logoro, decadente, inaffidabile, incapace di fidelizzare i cittadini e di gestire il bene comune.
Il nostro movimento si connota come un centro di raccolta e di rielaborazione di idee, fa riferimento a valori assoluti ed imprescindibili quali: il rispetto della persona, la cura e valorizzazione delle relazioni, il mutualismo, la reciprocità, la valorizzazione di meriti e talenti, l’offerta di opportunità eque.
Questi sono i nostri punti cardinali, la nostra bussola, la nostra stella polare, il nostro punto di partenza e la nostra meta.
Insieme ci proponiamo di partire per un lungo viaggio, dispiegheremo le vele verso la meta.
Vogliamo tracciare la rotta per arrivare in porto con le persone; sappiamo che incontreremo tempeste, bonacce, brezze gentili, venti ruggenti ed insieme al nostro equipaggio decideremo la direzione più adatta da seguire per raggiungere il nostro approdo. Utilizzeremo gli strumenti di bordo che abbiamo e che avremo costruito nel frattempo.
Ci daremo un’organizzazione funzionale, perché crediamo nella costruzione di processi, ci daremo degli obiettivi ed attueremo azioni concrete per realizzare le opere in linea con le nostre finalità, con i nostri assoluti valori, fondamentali.
Trasformeremo le difficoltà in opportunità.

Intendiamo costruire proposte che, inserite in un quadro coerente, possano costruire veramente un sistema integrato di offerta e di condivisione, attraverso la valorizzazione dei diversi ambiti della vita sociale, culturale, economica etc. della città.
Intendiamo procedere per obiettivi, crediamo nelle organizzazioni flessibili e funzionali, intendiamo costruire processi e prediligere lo svolgimento di funzioni rispetto a strutturazioni ingessate e rigide.
Le organizzazioni che tenteranno di risolvere i problemi con le medesime modalità che li hanno generati saranno travolte dall’immobilismo, risulteranno inefficienti e dannose.
In altre parole: non basta ora proporre singole iniziative, singole azioni all’interno di un programma, ma occorre cambiare la modalità di gestione, di governo.
Occorre necessariamente fare rete, valorizzare le connessioni, le integrazioni, le opportunità, mettere in campo sinergie con i vari sistemi della vita del territorio, promuovere un approccio unitario e non frammentario, partecipativo ma non demagogico, che si declini in un sistema coerente di azioni concrete.
Il nostro stile deve valorizzare le singole progettualità, e soprattutto valorizzare i processi con metodo e rigore. Intendiamo lavorare sulla garanzia e sul presidio dei processi, sull'impegno reciproco, promuovere patti/ accordi fra soggetti che possano riconoscersi, nel rispetto delle singole specificità e delle diverse idee, in una rete/ sistema operante nella città a favore di valori fondamentali.
Riteniamo che il nostro stile di governo e di amministrazione del bene pubblico debba essere strettamente connesso con gli obiettivi che ci prefiggeremo di raggiungere, in linea con le nostre finalità, flessibile e articolato, illuminato da saggezza e da competenza.
Le precondizioni per decidere saranno il rispetto,l’onestà e la chiarezza generative dell’autorevolezza del nostro movimento e di chi ci rappresenta.
Siamo coscienti che il metodo sarà la negoziazione, valorizzeremo le differenze e rispetteremo le somiglianze.

Siamo di fronte al tramonto delle consuete forme di governo che si accartocciano, il monopolio dell’economia e della finanza finirà in una sorta di autocombustione, travolto dalla propria ingordigia.
Noi crediamo che la politica e l’economia debbano essere al servizio delle persone, e non viceversa.
Riteniamo che il governo del territorio debba garantire e tutelare i diritti di cittadinanza, debba presidiare e promuovere una condizione di maggiore benessere in senso lato.

E’ nostra intenzione cambiare la logica dominante rispetto alle proposte di partito, al posto della macchina del consenso mettiamo in campo la ricerca di partecipazione, la condivisione di un progetto, la corresponsabilità nella gestione della città.



Mercoledì 23 novembre 2011                                                               S.B.

domenica 20 novembre 2011

OLTRE LE PRIMARIE - NON SOLO PRIMARIE

Con la presente é mia intenzione segnalare, come militante di Sel, come aderente al comitato" Aprire al cambiamento" e come cittadino, il mio sconcerto rispetto il comunicato stampa apparso su alcuni giornali locali di settimana scorsa e riportato sul Blog di Sel Monza relativo alla distanza assunta dal Coordinatore Cittadino Alessandro Gerosa e dal Coordinatore Provinciale Renato Magni di SEL nei confronti dell'auto candidatura di Vincenzo Ascrizzi alle primarie del Centrosinistra a Monza.
Sono perplesso per i modi in cui ciò è avvenuto, in quanto, con l'atteggiamento assunto dai segretari, si evidenzia la difficoltà di far entrare il partito nelle piazze, tra la gente e la moltitudine cittadina, e si cerca la propria visibilità e gloria in un dibattito personalistico fatto per apparire e non per essere, dove la presenza di Sel viene paradossalmente annichilita dall'esigenza della segreteria di porre dei confini e dei paletti attraverso l’adozione di una posizione di distanza da una persona che, oltre ad essersi spesa per SEL, sta cercando, con il progetto "Aprire al cambiamento", di contribuire al riavvicinamento dei cittadini alla politica. Ciò mi lascia ancor più basito quando leggo che i segretari dichiarano di essere equidistanti rispetto le candidature delle primarie
Mi preoccupa seriamente la vicenda che, come evidente, si trascina nella sete di notizie dei giornali mettendo in cattiva luce sia Sel, sia il Movimento di opinione “Aprire al cambiamento” di cui Vincenzo Ascrizzi, insieme ad altri cittadini di Monza, è il primo fondatore.
Di fronte a tutto questo non posso rimanere passivo ed apatico in quanto credo moltissimo sia nella partita aperta rappresentata da SEL nello scenario politico nazionale, per la quale mi sono prodigato affinché potesse radicarsi in città ancora prima di tesserarmi, sia nel movimento "Aprire al cambiamento" che risulta nella sua dinamicità uno strumento per l’efficace realizzazione di un laboratorio di partecipazione e di scambio di idee intergenerazionale ed interculturale tra persone di estrazione sociale e culturale differente.
Sono preoccupato per la mancanza di rispetto dei rappresentanti di SEL che riguarda non solo i cittadini iscritti a SEL che sostengono Ascrizzi, ma anche nei confronti del progetto civico-politico di “Aprire al cambiamento”ed ancora di più sottolineo la mia preoccupazione per gli effetti deleteri che SEL riceve da questa vicenda a causa delle proprie contraddizioni, tutte localiste.
Quello che emerge, purtroppo, dal dibattito interno a SEL, ed in particolar modo dalla sua segreteria, è l’immagine di un partito cittadino che non riesce a darsi una propria connotazione ed un proprio carattere e che risulta essere camaleontico.
E, poiché non è in grado di darsi visibilità ed ancor meno di radicarsi, si trova in difficoltà a definire delle proposte serie e condivisibili per la città, non riesce a confrontarsi con il territorio e dunque cerca un nemico su cui scagliarsi per aprire una controversia fine a se stessa, traducendo tale approccio in un dibattito tra candidato e segreteria pur di apparire sui media.
Questo all'interno di un periodo pre-elettorale che dovrebbe rientrare in una fase di confronto democratico, basato sulla sostanza e non sulla forma, sui contenuti e non sui contenitori, tra i partiti e i soggetti politici che si riconoscono nel centro sinistra; un confronto che dovrebbe tenersi con lealtà, serenità e pacatezza, e che dovrebbe sempre essere rispettoso degli altri soggetti politici con cui si condivide la necessità di offrire una possibilità di governo di alternativa alla città. Confronto che dovrebbe contribuire al cambiamento della città e portare il centrosinistra vittorioso alle prossime amministrative. In questo scenario SEL appare chiuso nella propria invisibilità auto rappresentativa ed ha scelto, attraverso la scomunica di Ascrizzi e nel porsi con netta distanza rispetto al progetto sotteso alla sua candidatura, uno strumento per darsi visibilità, e che non trova, tra altro, altre forme comunicative e spazi organizzativi adeguati per costruire la propria rappresentanza politica sul territorio.
Personalmente ho deciso di condividere il percorso di “Aprire al cambiamento” a causa del ruolo di sudditanza politica che SEL, attraverso il suo segretario, assumeva nella partecipazione alle primarie del PD. In effetti la distanza presa dai rappresentanti di SEL, tra l'altro eletti da un ristretto gruppo di militanti, dal progetto di Ascrizzi è il segno di un partito che pare non riesca a darsi pace rispetto il proprio ruolo in città, confuso tra un modello di partito legato all'apparato ed alle scuderie, ed un partito giovane, anzi giovanissimo, neanche poi tanto snello dove pare essere scomparsa tutta una generazione intermedia ( per la dimensione del partito in termini di iscritti mi rendo conto che questa è un'analisi azzardata ). Nella vicenda non riesco a trovare ragioni politiche reali per la posizione surreale di SEL se non pregiudizi personali ed ordini di scuderia e trame occulte che tutto sommato  annoiano e allontanano i cittadini dalla politica.
Credo che da parte dei rappresentanti di SEL, in un momento così delicato per il paese e per la nostra città, un maggior senso di responsabilità non possa che fare bene. Ma del resto la tornata elettorale Monzese risulta strategica anche per gli assetti politici di livello superiore. Un senso di responsabilità e di consapevolezza dell'importanza del proprio ruolo assume ancora maggior rilevanza in un contesto politico nazionale dove l'esercizio democratico delle funzioni della politica pare essersi arreso lasciandosi cavalcare dalla gestione tecnocratica del potere politico o meglio del potere economico.
Francamente l'atteggiamento di chi parla per nome e per conto dei militanti di SEL-Monza mi pare andare in direzione contraria rispetto al discorso del Segretario Nazionale Nichi Vendola tenutosi a Roma durante lo scorso mese dove lo stesso Vendola poneva al centro delle proprie parole, rispetto al ruolo politico di SEL, il pluralismo, l'apertura ai soggetti civici, il confronto con i cittadini e con l'associazionismo, con il mondo del volontariato e delineava un partito inclusivo e non esclusivo; tutto questo, con una propria caratterizzazione locale, un partito che si vuole liberare dei "miti e feticci del passato", per citare lo stesso Vendola.
Da cittadino ribadisco con orgoglio la mia adesione a SEL ed al movimento d'opinione "Aprirsi al cambiamento" e non mi provoca alcuna reazione saper se SEL Monza ed Ascrizzi raggiungono un'intesa rispetto alle distanze politiche ed alle spigolature venutasi a creare a causa dell'appoggio o meno di SEL alla sua candidatura ( la questione del candidato di bandiera è un falso problema, come lo è la questione dell'auto candidatura, perche in fondo qualcuno avrà pur chiesto al candidato se dava la propria disponibilità alla candidatura e, comunque, da un certo punto di vista, per come sono articolate le primarie sono tutte autocandidature perlomeno rispetto la formazione di un comitato elettorale ). Mi interessa affermare che il progetto "Aprire al cambiamento" fondato da Ascrizzi insieme ad altri cittadini ha una sua valenza altamente civica. Aprire al cambiamento è per me, come per altri aderenti, un progetto che vuole dimostrare, attraverso la partecipazione attiva, superando ogni forma di cinismo partitico, che una Monza diversa può esistere, una Monza che metta al centro delle proprie politiche l'integrazione, la coesione sociale, la conoscenza. Un progetto che si sta realizzando con la partecipazione di uomini e donne di estrazione culturale e sociale diversa, accomunati dalla voglia di ritrovare una speranza per una vita più serena per sé e per le future generazioni. Persone comuni, con tutti i problemi che la vita moderna e frenetica presenta, che sacrificano il proprio tempo e si rendono disponibili per realizzare un' idea di cambiamento. Un idea che dovrebbe crescere e trovare il sostegno dei partiti politici riformisti e progressisti come SEL e non essere ostacolato in quanto deve rappresentare un’occasione, un’opportunità e non il nemico da combattere solo perché considerato un problema nella ricerca del massimo consenso elettorale. “Aprire al cambiamento” non si fermerà con le elezioni perché vuole divenire nello scenario politico Monzese (come sostiene il suo fondatore) un soggetto di emancipazione civica e democratica. Un progetto che vede come elementi fondativi il rispetto e la salvaguardia dei beni comuni, il rispetto dei valori previsti nella carta costituzionale, un lavoro dignitoso e sicuro, un ambiente domestico sano, un ambiente urbano dove si possa frequentare spazi pubblici e di aggregazione respirando aria pulita, pensando ad una città ospitale accogliente attrattiva, dove le persone possano ricevere un'istruzione in ambienti accessibili aperti alla società ed al territorio e sicuri, dove si possano esprimere attraverso la comunità le proprie attitudini anche imprenditoriali e lavorative senza dover ogni volta abbassare la testa per chiedere al potente di turno, aspettando i tempi di una burocrazia inutile necessaria esclusivamente al mantenimento di posizioni di rendita, generando per chi vuole investire, ad esempio in impresa sociale etica e responsabile, più problemi che soluzioni. Il nostro è un modello di città che vuole coniugare ad esigenze di sviluppo economico e urbano, la sostenibilità delle scelte fatte e le esigenze di conservazione e di salvaguardia del territorio.
Chi cerca di strumentalizzare un progetto di così ampio respiro con battibecchi partitici non ha ancora capito che la società ed i tempi stanno cambiando e che i ritmi della città e quelli della politica sono sempre più distanti e che un progetto come il nostro vuole trovare un punto di armonia tra le modalità differenti di interpretare la domanda sociale di territorio e le politiche di governo delle trasformazioni in atto. Le società democratiche non sanno che farsene di apparati e di nomenclature e vogliono interlocutori che siano rappresentativi della normalità ed adeguati ai tempi che viviamo.

Villy Deluca –“ Aprire al Cambiamento”

mercoledì 16 novembre 2011

Comunicato Stampa

COMUNICATO STAMPA di APRIRE AL CAMBIAMENTO
Perchè non partecipiamo alle primarie.
Aprire al Cambiamento è un movimento di opinione voluto da cittadini monzesi, stanchi di un sistema dei partiti che oggi non dà risposte concrete ai loro bisogni reali. Nasce dall'idea di un gruppo di simpatizzanti del centrosinistra cittadino ma trova subito terreno fertile nell’aggregare persone di diverse estrazioni culturali e sociali. Promuove la candidatura di Vincenzo Ascrizzi a Sindaco di Monza.Aprire al Cambiamento vuole rifondare il quadro politico istituzionale monzese, mettendo al centro un’idea di “Città Intelligente” per costruire le condizioni, economico-sociali, per fare diventare, nei prossimi cinque anni, Monza punto di riferimento dell’intero sistema paese di un nuovo modello di sviluppo etico e sostenibile.Le primarie sono un importantissimo momento di partecipazione, ma riteniamo che a Monza il procrastinarsi di una fase propedeutica alle stesse, rischia di danneggiare un movimento come il nostro. Quindi non parteciperemo a questo momento di consultazione che seguiremo con il massimo interesse.Il quadro politico nazionale influenza le scelte locali e in questi giorni avvengono cose di portata storica: cade Berlusconi ma arriva un governo in mano ai poteri forti, ai banchieri. Noi saremo l’alternativa sia al berlusconismo, sia allo strapotere dei tecnocrati. Rimane inteso, fin da ora, che il nostro campo d’azione è nell’ambito del centrosinistra, che vogliamo inclusivo di realtà come la nostra, che operano una scelta di autonomia utile per chi vuole essere riferimento di fasce di popolazione che vanno oltre lo schieramento di sinistra.
"Aprire al Cambiamento" per Ascrizzi Sindaco

martedì 15 novembre 2011

Presenza al mercato di S.Rocco per un volantinaggio di aprire al Cambiamento

APRIRE AL CAMBIAMENTO SARA' PRESENTE AL MERCATO DI SAN ROCCO MARTEDI 22 -11 A MONZA, CON UN VOLANTINO SUI BISOGNI DEL QUARTIERE .

V. Ascrizzi sulle primarie del centro sinistra - alla Parlata canale 618 - digitale terrestre

Sarà dedicate alle prime grandi manovre in vista delle elezioni amministrative 2012 a Monza della prossima primavera la puntata di martedì de la "Perla" alle ore 21 sul canale 618 del digitale terrestre in chiaro
Il tolk del direttore Luigi Losa si occuperà in particolare di quanto stà accadendo all'interno del PD con il confronto a tutto campo sulle candidature e sui criteri delle medesime per le primarie, che dovranno designare il candidato sindaco.
In studio si confronteranno vincenzo Ascrizzi (SEL - Aprire al Cambiamento ) Marco Riboldi e Roberto Scanagatti del PD , il primo esponente dell'area cattolica, il secondo continuatore dell'esperienza più organizzata della sinistra a partire dal PCI PDS DS quindi PD. Correderanno il dibattito servizi ed interviste ad altri protagonisti del confronto in atto .

venerdì 11 novembre 2011

Rispetto al ruolo della BCE

Rispetto al ruolo della BCE. Con riferimento all’ipotesi di beni che l’Italia metterà in vendita per assolvere agli impegni con l’Europa, ritengo che tale vicenda, sia per il nostro Paese che per gli altri della Comunità Europea, vada regolata in senso complessivo.Faccio un’ipotesi mirata a ristabilire il ruolo originario della BCE che pur conservando indipendenza operativa assuma indirizzi politici dall’Unione Europea chiari a difesa dei cittadini comunitari esposti in modo pesante alla crisi.Dobbiamo agire subito, gli “indignati” nel mondo sono presenti nei diversi ambiti della società in modo molto più ampio e articolato rispetto alle manifestazioni delle scorse settimane.Veniamo alla BCE.  Dovrà, in questo ruolo ridefinito, ritirare i titoli di stato previo ipoteche sui beni di stato (che non rappresentino patrimonio di utilità collettiva, universale, dell’umanità) parametrati all’importo debitorio.Ogni Stato, nella sua sovranità e tramite procedura d’evidenza pubblica e in un tempo prestabilito, venderà i sopra citati beni incassando quando necessario per coprire il debito assunto con la BCE.Nel frattempo gli Stati, e in primo luogo i Cittadini che li compongono, riusciranno a sollevarsi da questa cappa debitoria che opprime ogni ipotesi di sviluppo.Non vogliamo altre privatizzazioni “fatte in casa” che creino speculazioni e percorsi illeciti. Vogliamo un futuro dove un impresa etica, che fa profit pulito possa contribuire al progresso della collettività tutta. Non ci occorrono ricette economiche drogate utili a favorire affaristi e faccendieri senza scrupoli e disposti a tutto. Ciò detto, nello spirito di Europa dei Popoli unita da valori condivisi e non più soggetta ai diktat del Fondo Monetario Internazionale. Vincenzo Ascrizzi 11. 11. 2011 

giovedì 10 novembre 2011

La prima del aprire il cambiamento - iniziato il confronto con le realtà cittadine

Monza: debutto in società per Vincenzo Ascrizzi e «Aprire al cambiamento» Stampa E-mail
Politica
Scritto da Silvia Tosetti   
Sabato 12 Novembre 2011

aprire-al-cambiamento-presentazione-vincenzo-ascrizzi-monza-mbVincenzo Ascrizzi ha scelto il suo quartiere, San Rocco, per mostrare al pubblico «Aprire al Cambiamento» (Leggi l'intervista). Il neo candidato sindaco di Monza ha scelto un debutto informale per presentarsi alla cittadinanza insieme al movimento che lo sostiene, supportato dal comitato elettorale che lo accompagnerà alle prossime amministrative.
Un debutto che mercoledì sera ha avuto come palcoscenico un locale di via Carnia, nel cuore del rione in cui Ascrizzi è nato e cresciuto. «Abbiamo il vantaggio di essere radicati nei quartieri popolari», ha detto nel corso della serata per sottolineare che lui, l'imprenditore cresciuto nel quartiere popolare, vuole continuare ad essere vicino ai problemi della gente normale. Ed è anche in questo che, ha spiegato, si riflette la scelta di presentarsi alle prossime comunale con un movimento che non porta alcuna bandiera politica. Pur precisando, per evitare fraintendimenti, che «sono dentro a questo percorso con la patente aprire-al-cambiamento-presentazione-monza-pubblico-mbdel centro sinistra».

«Quello che serve è un campo d'azione non ideologizzato – ha detto – Noi non stiamo da una parte o dall'altra, noi siamo dalla parte delle idee. Ci hanno criticati perché abbiamo iniziato la campagna elettorale prima degli altri, ma noi ci muoviamo in totale libertà. Qui ci metti la faccia e ti proponi a essere candidato, mentre gli altri sono impegnati a litigare con le segreterie di partito».

mercoledì 2 novembre 2011

APRIRE AL CAMBIAMENTO_ Iniziativa a cura del Comitato per la candidatura di Vincenzo Ascrizzi a Sindaco di Monza

APRIRE AL CAMBIAMENTO
a cura del comitato elettorale per Ascrizzi Sindaco

La politica appare distante da chi cerca un lavoro o non ha una casa, dall'operaio licenziato e dal lavoratore autonomo messo alle corde dalla burocrazia e dalle banche, da scuole pubbliche che cadono a pezzi, da periferie soffocate da traffico e inquinamento.
Vogliamo parlarne con tutti voi

Monza, 9 novembre 2011
dalle 19.30 alle 22,00
al SOHO in Via Carnia 1 (con rinfresco)

interverranno:
ENZO ARGANTE giornalista Sole 24 ore - 
“smart city”
VILLY DE LUCA architetto -
“territorio bene comune”
ELENA CONFALONIERI terapeuta
“star bene in città”
VINCENZO ASCRIZZI
“gestire il cambiamento”

dibattito, domande, riflessioni

tel. 3333530627