stelle di neve

venerdì 11 novembre 2011

Rispetto al ruolo della BCE

Rispetto al ruolo della BCE. Con riferimento all’ipotesi di beni che l’Italia metterà in vendita per assolvere agli impegni con l’Europa, ritengo che tale vicenda, sia per il nostro Paese che per gli altri della Comunità Europea, vada regolata in senso complessivo.Faccio un’ipotesi mirata a ristabilire il ruolo originario della BCE che pur conservando indipendenza operativa assuma indirizzi politici dall’Unione Europea chiari a difesa dei cittadini comunitari esposti in modo pesante alla crisi.Dobbiamo agire subito, gli “indignati” nel mondo sono presenti nei diversi ambiti della società in modo molto più ampio e articolato rispetto alle manifestazioni delle scorse settimane.Veniamo alla BCE.  Dovrà, in questo ruolo ridefinito, ritirare i titoli di stato previo ipoteche sui beni di stato (che non rappresentino patrimonio di utilità collettiva, universale, dell’umanità) parametrati all’importo debitorio.Ogni Stato, nella sua sovranità e tramite procedura d’evidenza pubblica e in un tempo prestabilito, venderà i sopra citati beni incassando quando necessario per coprire il debito assunto con la BCE.Nel frattempo gli Stati, e in primo luogo i Cittadini che li compongono, riusciranno a sollevarsi da questa cappa debitoria che opprime ogni ipotesi di sviluppo.Non vogliamo altre privatizzazioni “fatte in casa” che creino speculazioni e percorsi illeciti. Vogliamo un futuro dove un impresa etica, che fa profit pulito possa contribuire al progresso della collettività tutta. Non ci occorrono ricette economiche drogate utili a favorire affaristi e faccendieri senza scrupoli e disposti a tutto. Ciò detto, nello spirito di Europa dei Popoli unita da valori condivisi e non più soggetta ai diktat del Fondo Monetario Internazionale. Vincenzo Ascrizzi 11. 11. 2011 

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