stelle di neve

mercoledì 23 novembre 2011

Dalla politica alla corresponsabilità

Dalla politica alla corresponsabilità


Il movimento “Aprire al cambiamento” nasce da molte considerazioni, da approfondimenti appassionanti, frizzanti, mai grigi, stanchi, mai scontati, dal desiderio di conoscere, di approfondire, di percorrere una strada inedita.
Assistiamo alla fine un’epoca, nell’inattualità ed alla disfunzionalità dei partiti con i loro sistemi chiusi, con dinamiche interne di potere, con gerarchie logore, con demagogiche distorsioni alla ricerca della visibilità e del consenso.
E’ una politica in declino, che implode, che cerca affannosamente di ricostruirsi un’immagine sulle ceneri di un potere ormai logoro, decadente, inaffidabile, incapace di fidelizzare i cittadini e di gestire il bene comune.
Il nostro movimento si connota come un centro di raccolta e di rielaborazione di idee, fa riferimento a valori assoluti ed imprescindibili quali: il rispetto della persona, la cura e valorizzazione delle relazioni, il mutualismo, la reciprocità, la valorizzazione di meriti e talenti, l’offerta di opportunità eque.
Questi sono i nostri punti cardinali, la nostra bussola, la nostra stella polare, il nostro punto di partenza e la nostra meta.
Insieme ci proponiamo di partire per un lungo viaggio, dispiegheremo le vele verso la meta.
Vogliamo tracciare la rotta per arrivare in porto con le persone; sappiamo che incontreremo tempeste, bonacce, brezze gentili, venti ruggenti ed insieme al nostro equipaggio decideremo la direzione più adatta da seguire per raggiungere il nostro approdo. Utilizzeremo gli strumenti di bordo che abbiamo e che avremo costruito nel frattempo.
Ci daremo un’organizzazione funzionale, perché crediamo nella costruzione di processi, ci daremo degli obiettivi ed attueremo azioni concrete per realizzare le opere in linea con le nostre finalità, con i nostri assoluti valori, fondamentali.
Trasformeremo le difficoltà in opportunità.

Intendiamo costruire proposte che, inserite in un quadro coerente, possano costruire veramente un sistema integrato di offerta e di condivisione, attraverso la valorizzazione dei diversi ambiti della vita sociale, culturale, economica etc. della città.
Intendiamo procedere per obiettivi, crediamo nelle organizzazioni flessibili e funzionali, intendiamo costruire processi e prediligere lo svolgimento di funzioni rispetto a strutturazioni ingessate e rigide.
Le organizzazioni che tenteranno di risolvere i problemi con le medesime modalità che li hanno generati saranno travolte dall’immobilismo, risulteranno inefficienti e dannose.
In altre parole: non basta ora proporre singole iniziative, singole azioni all’interno di un programma, ma occorre cambiare la modalità di gestione, di governo.
Occorre necessariamente fare rete, valorizzare le connessioni, le integrazioni, le opportunità, mettere in campo sinergie con i vari sistemi della vita del territorio, promuovere un approccio unitario e non frammentario, partecipativo ma non demagogico, che si declini in un sistema coerente di azioni concrete.
Il nostro stile deve valorizzare le singole progettualità, e soprattutto valorizzare i processi con metodo e rigore. Intendiamo lavorare sulla garanzia e sul presidio dei processi, sull'impegno reciproco, promuovere patti/ accordi fra soggetti che possano riconoscersi, nel rispetto delle singole specificità e delle diverse idee, in una rete/ sistema operante nella città a favore di valori fondamentali.
Riteniamo che il nostro stile di governo e di amministrazione del bene pubblico debba essere strettamente connesso con gli obiettivi che ci prefiggeremo di raggiungere, in linea con le nostre finalità, flessibile e articolato, illuminato da saggezza e da competenza.
Le precondizioni per decidere saranno il rispetto,l’onestà e la chiarezza generative dell’autorevolezza del nostro movimento e di chi ci rappresenta.
Siamo coscienti che il metodo sarà la negoziazione, valorizzeremo le differenze e rispetteremo le somiglianze.

Siamo di fronte al tramonto delle consuete forme di governo che si accartocciano, il monopolio dell’economia e della finanza finirà in una sorta di autocombustione, travolto dalla propria ingordigia.
Noi crediamo che la politica e l’economia debbano essere al servizio delle persone, e non viceversa.
Riteniamo che il governo del territorio debba garantire e tutelare i diritti di cittadinanza, debba presidiare e promuovere una condizione di maggiore benessere in senso lato.

E’ nostra intenzione cambiare la logica dominante rispetto alle proposte di partito, al posto della macchina del consenso mettiamo in campo la ricerca di partecipazione, la condivisione di un progetto, la corresponsabilità nella gestione della città.



Mercoledì 23 novembre 2011                                                               S.B.

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